Stan Lee ''The Man'' Lee

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    Stan Lee, pseudonimo di Stanley Martin Lieber (New York, 28 dicembre 1922 - Los Angeles, 12 novembre 2018), è stato uno scrittore, redattore ed editore di fumetti alla Marvel Comics, di cui fu il leader creativo principale per due decenni diventandone presidente e direttore editoriale e iniziando la sua espansione da piccola divisione di una casa editrice ad una grande società multimediale.

    Ha introdotto nel mondo dei comic book supereroistici - insieme a diversi altri scrittori/artisti, in special modo Jack Kirby e Steve Ditko - personaggi con una caratterizzazione più realistica e complessa in cui i lettori riuscivano a rivedersi maggiormente, da lui chiamati ''supereroi con superproblemi'', come Spider-Man, Fantastic Four, X-Men, Thor, Hulk, Iron Man, Daredevil, Black Panther, Inhumans, Doctor Strange, Ant-Man, cambiando per sempre il genere.

    Lee, noto anche come L'Uomo (The Man) e Il Sorridente (The Smilin'), è stato insignito di vari riconoscimenti sulla Nona arte e non fra i quali The Will Eisner Award Hall of Fame nel 1994 e il Jack Kirby Hall of Fame nel 1995, e la National Medal of Arts (NEA) nel 2008 .


    “I used to be embarrassed because I was just a comic book writer while other people were building bridges or going on to medical careers. And then I began to realize: entertainment is one of the most important things in people's lives. Without it, they might go off the deep end. I feel that if you're able to entertain, you're doing a good thing.”

    "Ero imbarazzato perché ero solo uno scrittore di fumetti mentre altre persone stavano costruendo ponti o stavano seguendo una carriera medica. E poi ho iniziato a rendermi conto: l'intrattenimento è una delle cose più importanti nella vita delle persone. Senza di esso, potrebbero lasciarsi andare al peggio. Sento che se sei capace di intrattenere, stai facendo una buona cosa."

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    “I'm no prophet, but I'm guessing that comic books will always be strong. I don't think anything can really beat the pure fun and pleasure of holding a magazine in your hand, reading the story on paper, being able to roll it up and put it in your pocket, reread again later, show it to a friend, carry it with you, toss it on a shelf, collect them, have a lot of magazines lined up and read them again as a series. I think young people have always loved that. I think they always will.”

    "Non sono un profeta, ma suppongo che i fumetti andranno sempre forti. Non credo che nulla possa veramente battere il puro divertimento e piacere di tenere in mano un albo a fumetti, leggere la storia su carta, essere in grado di arrotolarlo e metterlo in tasca, rileggerlo più tardi, mostrarlo ad un amico, portala con te, riporlo su uno scaffale, collezionarli, averne un sacco e leggerli di nuovo in serie. Penso che i giovani lo abbiano sempre amato. Penso che lo faranno sempre."

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    "Abbiamo cercato di rendere i nostri personaggi il più umani ed empatici possibili, invece di limitarci a enfatizzare le loro super imprese, abbiamo cercato di rendere la loro vita e i loro problemi personali i più realistici e interessanti possibile. Volevamo farli sentire come fossero vere persone con cui il lettore piacerebbe trascorrere del tempo e desiderasse conoscere meglio."

    "Un'altra definizione di eroe è qualcuno che è preoccupato per il benessere degli altri, e farebbe di tutto per aiutarli, anche se non c'è possibilità di ricompensa. Quella persona che aiuta gli altri semplicemente perché dovrebbe o deve essere fatto, e perché è la cosa giusta da fare, è senza dubbio un vero supereroe."

    "Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te è la più grande frase mai scritta. Se tutti seguissero quel credo, questo mondo sarebbe un paradiso."


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    nel 2014 dichiarò «I know mine is already written. It's sitting there in the New York Times computers somewhere. It's all ready to go. You can't stop it. I've had a happy life. I don't want anyone to think I treated Kirby or Ditko unfairly. I think we had a wonderful relationship. Their talent was incredible. But the things they wanted weren't in my power to give them.»

    «So che il mio necrologio è già scritto. È da qualche parte nei computer del New York Times. È tutto pronto, non puoi fermarlo. Ho avuto una vita felice. Non voglio che nessuno pensi che abbia trattato Kirby o Ditko ingiustamente. Penso che abbiamo avuto un rapporto meraviglioso. Il loro talento è stato incredibile. Ma le cose che volevano non era in mio potere dargliele.

    altre citazioni


    Gli inizi

    Stanley Martin Lieber è il figlio primogenito di Jack e Celia Lieber, immigrati ebrei di origine romena, che dopo aver ottenuto la cittadinanza si erano trasferiti a New York. Con l'aiuto di suo zio Robbie Solomon, Lee divenne assistente nel 1939 nella divisione dei Pulp magazine allora molto in voga della Timely Comics, casa editrice di fumetti di Martin Goodman futura Marvel Comics. Lee, la cui cugina Jean era la moglie di Goodman, fu formalmente assunto dall'editoriale della Timely Joe Simon. Le sue funzioni erano inizialmente prosaiche. "A quei tempi [gli artisti] immergevano la penna nel calamaio, [così] dovevo assicurarmi che fossero pieni", ricordò Lee nel 2009. "Prendevo loro il pranzo, revisionavo i testi, cancellavo i segni a matita dalle tavole". Il suo primo lavoro, una pagina in prosa corredato da due vignette intitolata "Captain America Foils the Traitor's Revenge", fu pubblicato come riempitivo su Captain America Comics #3 nel 1941 con lo pseudonimo di Stan Lee, che anni dopo avrebbe adottato come nome legale. Lee spiegò nella sua autobiografia e in altre occasioni che a causa del basso status sociale dei fumetti, era così imbarazzato che usò uno pseudonimo in modo che nessuno avrebbe associato il suo vero nome ai fumetti quando un giorno avrebbe scritto il ''Grande Romanzo Americano'', suo grande sogno.

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    Stan salì velocemente i gradi dall'azienda passando dalla stesura di riempitivi a scrivere fumetti veri e propri. La sua prima co-creazione supereroica fu Destroyer, in Mystic Comics n. 6 (agosto 1941). Tra gli altri personaggi che ha co-creato durante questo periodo, che fan e storici chiamano l'Età d'Oro dei fumetti, si ricorda Jack Frost, che debutta in USA Comics n. 1 (agosto 1941) e Father Time in Captain America Comics n. 6 (agosto 1941).

    Quando Joe Simon e il suo compagno creativo Jack Kirby, creatori di Capitan America, se ne andarono alla fine del 1941 in seguito a una disputa con Goodman, l'editore trentenne promosse un Lee non ancora diciannovenne come redattore ad interim. Lee dimostrò un'abilità per il business che lo ha portato a rimanere caporedattore della divisione fumetti, nonché direttore artistico per gran parte di quel periodo, fino al 1972, quando sarebbe succeduto a Goodman come editore.

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    Partecipò alla seconda guerra mondiale prima come membro dei Signal Corps, riparando pali telegrafici e altre apparecchiature di comunicazione, e in seguito venendo trasferito nella Training Film Division, dove ha lavorato alla stesura di manuali, a film di formazione, slogan e occasionalmente facendo disegni. La sua classificazione militare, disse, era "drammaturgo" (playwright) e aggiunge che solo nove uomini nell'esercito degli Stati Uniti ricevettero quel titolo. Alla fine del conflitto Lee ritornò alla sua occupazione.

    A metà degli anni '50, quando ormai la compagnia era conosciuta come Atlas Comics, Lee scrisse storie di vario genere tra cui rosa, western, umorismo, fantascienza, avventura medievale, horror e suspense. Negli anni '50, Lee collaborò con il suo collega di fumetti Dan DeCarlo per produrre la striscia di giornali sindacati My Friend Irma, basata sulla commedia radiofonica con protagonista Marie Wilson. A quel tempo, una campagna moralizzatrice portata avanti dallo psichiatra Fredric Wertham e dal senatore Estes Kefauver aveva accusato gli albi a fumetti di corrompere le menti dei giovani lettori con immagini di violenza e sessualità ambigua. Le case editrici risposero alle accuse dotandosi di una regolamentazione interna particolarmente severa, che portò poi alla creazione del cosiddetto Comics Code. Andò però a finire che verso la fine degli anni quaranta le vendite delle testate supereroistiche cominciarono a calare, e al 1952 solamente le testate di Superman, Batman e Wonder Woman venivano ancora pubblicate regolarmente.

    La rivoluzione Marvel

    Verso la fine degli anni cinquanta, la DC Comics diede nuova linfa al genere supereroistico tramite le nuove incarnazioni di Flash e Lanterna Verde e sperimentò un buon successo con il supergruppo Justice League of America. In risposta, Martin Goodman assegnò a Lee il compito di creare un nuovo gruppo supereroistico. Lee in quegli anni cominciò a sentirsi insoddisfatto del proprio lavoro non potendo esprimersi come avrebbe voluto e prese in considerazione l'idea di abbandonare il campo fumettistico. La moglie lo convinse però a continuare come voleva dato che anche se fosse stato licenziato era comunque intenzionato a lasciare; la sua carriera cambiò completamente.

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    Il gruppo di supereroi che Stan Lee e il disegnatore Jack Kirby idearono fu la "famiglia" di eroi che compone i Fantastici Quattro, pubblicati per la prima volta nel 1961. L'immediato successo di questa testata portò Lee e gli illustratori della Marvel a cavalcare l'onda, producendo in pochi anni immediatamente successivi una moltitudine di nuovi titoli: nacquero Hulk (1962), Thor (1962), Iron Man (1963) e gli X-Men (1963) dalla collaborazione con Kirby, Devil (nell'originale Daredevil, 1964) con Bill Everett e il Dottor Strange (1963) con Steve Ditko, dalla cui collaborazione era nato anche il personaggio Marvel di maggior successo, l'Uomo Ragno, nel 1962. Inoltre, Stan Lee rispolverò e rinnovò alcuni dei supereroi ideati da altri autori negli anni trenta e quaranta, come Namor e Capitan America.

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    Questi personaggi contribuirono a reinventare il genere supereroistico, secondo la formula dei "supereroi con superproblemi". Lee diede ai suoi personaggi una umanità sofferta, un cambiamento rispetto all'ideale di supereroe scritto tradizionalmente per i ragazzini. I suoi eroi avevano un brutto temperamento, apparivano malinconici ed erano vanitosi e avidi. Litigavano fra di loro, erano preoccupati dai conti da pagare e dall'impressionare le loro ragazze, e qualche volta si ammalavano pure. Prima di Lee, i supereroi erano persone idealmente perfette senza problemi: Superman era così potente che nessuno avrebbe potuto ferirlo, e Batman era un miliardario nella sua identità segreta (in seguito – soprattutto con la cosiddetta "British Invasion", cioè l'ingresso in scena di molti autori di origine britannica sulla scena statunitense – negli anni ottanta, anche in casa DC si puntò molto sull'umanizzazione dei personaggi, segno che la lezione di Lee era stata, se non apprezzata, accettata quasi come ineludibile).

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    I supereroi di Lee catturarono l'immaginazione della giovane generazione che faceva parte della popolazione frutto del "baby-boom" successivo alla seconda guerra mondiale, e le vendite si impennarono.

    Lee e lo "Stile Marvel"

    Durante gli anni sessanta, Lee fu sceneggiatore, supervisore e direttore artistico per la maggior parte delle serie Marvel, moderò le pagine della posta, scrisse un redazionale mensile intitolato "Stan's Soapbox", e scrisse innumerevoli articoli promozionali, firmandoli sempre con il suo caratteristico "Excelsior!" (che è anche il motto dello Stato di New York).

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    Proprio nelle pagine di dialogo con i lettori, che sono un'altra innovazione dal punto di vista della confidenza concessa ai lettori, con cui Lee dialoga familiarmente, vengono introdotte alcune simpatiche espressioni, che hanno preso piede anche in Italia, diventate ormai gergo fumettistico.

    Per mantenere il suo pressante carico di lavoro rispettando le scadenze, usò un sistema adottato in precedenza da vari studi fumettistici, ma che grazie al successo ottenuto da Lee, oggi è conosciuto come il Metodo Marvel (Marvel method) o "Stile Marvel" (Marvel style) di creazione dei fumetti. In Italia spesso i due termini, soprattutto il secondo, non vengono neanche tradotti, probabilmente per meglio esprimere l'"americanità" del concetto. Normalmente Lee aveva una prima discussione sulla storia con gli artisti e quindi preparava una sintesi schematica invece di una sceneggiatura completa. Basandosi sullo schema, il disegnatore avrebbe dovuto riempire il numero di pagine assegnategli, stabilendo e disegnando la composizione e successione delle vignette (in inglese story-telling; non c'è un'espressione italiana corrispondente ma il significato si può rendere con raccontare una storia con le immagini). Dopo che il disegnatore aveva pronte le tavole, Lee avrebbe scritto i testi delle didascalie e delle nuvolette, e quindi controllato il lettering e la colorazione. In effetti il disegnatore era anche co-sceneggiatore (o, per essere più precisi, contribuiva alla stesura della trama), provvedendo a un primo abbozzo che Lee elaborava.

    Il gergo di Lee

    Esempi di alcune delle tipiche espressioni adottate da Lee nel dialogo con i lettori:
    - True Believers ("veri credenti"), riferito ai lettori affezionati;
    - Face Front! (come dire "indietro march!"), ironica esortazione a continuare a divertirsi con la lettura di fumetti;
    - Nuff Said (contrazione dell'inglese "Enough said", traducibile con e «tanto vi basti» oppure «abbiamo già detto abbastanza») usata solitamente nell'anticipazione del numero successivo per stimolare la curiosità;
    - e naturalmente il celebre "grido di battaglia" Excelsior!.
    Un'altra interessante introduzione di Lee è l'uso di uno stile spiritoso per i rimandi a numeri precedenti o di altre collane. Invece di scrivere «vedi n. x della collana Y», Lee amava usare frasi del tipo «Come brillantemente raccontato in...» oppure «Un'altra epica narrazione in stile Marvel!». È un uso diventato consuetudine, adottato ormai anche da alcuni curatori delle versioni italiane delle testate Marvel.

    La querelle con Steve Ditko e Jack Kirby

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    Per via di questo sistema, l'esatta divisione dei meriti creativi di Lee è ancora discussa, specialmente nei casi dei fumetti disegnati da Kirby e Ditko. Sebbene Lee si sia sempre profuso in elogi per questi due artisti, qualche osservatore ha messo in dubbio che il loro contributo fosse più grande di quello che gli era riconosciuto. La disputa con Ditko sull'Uomo Ragno fu per qualche tempo particolarmente aspra. Pare infatti che l'abbandono della testata ragnesca da parte del disegnatore dipendesse da tensioni creative sull'indirizzo delle storie da dare al "tessiragnatele" (in inglese web-slinger, gergo fumettistico). In sintesi Lee e Ditko, come sostengono varie fonti, non erano d'accordo sull'identità segreta di Goblin. Per Ditko non doveva essere Norman Osborn. Ditko non collaborò più con la Marvel fino all'inizio degli anni settanta, in coincidenza dell'abbandono di Lee di cariche creative per ruoli manageriali.

    Per la verità non furono rose e fiori neanche con Kirby, ma alla fine ci fu una sorta di riconciliazione; quanto meno Kirby smise di "tenere il muso" e parlar male di Lee. I motivi possono essere due:
    Ci furono dei dissapori anche con Kirby, ma alla fine ci fu una sorta di riconciliazione; quanto meno Kirby smise di avere un atteggiamento ostile e parlar male di Lee. I motivi possono essere due:

    - perché li legava una collaborazione più ampia (l'Uomo Ragno è uno dei pochi personaggi a cui Kirby abbia dato minimi apporti, praticamente è il co-creatore di quasi tutto l'Universo Marvel);
    - perché non era tanto un problema artistico quanto economico; infatti Kirby reclamava i diritti sulle sue opere che la Marvel non voleva riconoscergli, per cui più che un problema tra Lee e Kirby era forse un problema tra Kirby e la Marvel.

    All'epoca, i disegnatori venivano pagati poco per le loro opere e i diritti di sfruttamento restavano alla casa editrice; a partire dagli anni novanta la situazione è nettamente cambiata, con enormi mutamenti e lo sviluppo significativo di case editrici indipendenti, e soprattutto il riconoscimento agli autori di diritti sulle opere, anche da parte delle cosiddette Majors (cioè Marvel e DC Comics).

    La parodia Funky Flashman. Comunque Kirby più estroverso e sanguigno dell'intellettuale Ditko, che rilasciava ben poche dichiarazioni pubbliche, mise in atto una vendetta per il tramite del media amato da entrambi i contendenti. Durante il periodo di collaborazione con la DC Comics, creò, come irriverente parodia di Stan Lee, il personaggio Funky Flashman (funky può significare sia eccentrico sia maleodorante e anche assurdo; flashman è un nome di fantasia, traducibile con uomo lampo, che potrebbe riferirsi alla sbrigatività con cui Lee si prendeva meriti non suoi secondo il parere di Kirby).
    Con la sua iperbolica parlantina, il suo vistoso parrucchino, la sua barba alla moda della Manhattan anni settanta (uno stile che Lee esibiva in quel periodo) questo "ciarlatano perditempo" appare la prima volta sulle pagine di Mister Miracle.

    Le migliori storie di Stan Lee

    Nel 1999 Lee ha rilasciato un'intervista alla rivista Wizard in cui elencava le 5 migliori storie che secondo lui aveva realizzato nella sua carriera:

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    - The Amazing Spider-Man (Vol. 1) n.32-33 gennaio-febbraio 1966: storia disegnata da Steve Ditko. Lee apprezza la tensione e il dramma che si viene a creare quando l'Uomo Ragno è imprigionato in fin di vita sotto le macerie di un laboratorio.
    - Daredevil (Vol. 1) n.47 dicembre 1968, titolo Originale: Brother, Take my hand: la storia racconta dell'incontro di Devil (supereroe non vedente) con un reduce afro-americano che ha perso la vista nella guerra del Vietnam.
    - Fantastic Four (Vol. 1) n.51 giugno 1966, Titolo Originale: This Man, This Monster: i disegni sono di Jack Kirby (matite) - Joe Sinnott (chine). La storia narra di un supercriminale che prende il posto di Ben Grimm come la Cosa ma alla fine si redime salvando lo stesso Reed Richards. A Lee piace molto il personaggio la Cosa e lo considera una delle sue creazioni più riuscite.
    - The Silver Surfer (miniserie di 2 numeri) dicembre 1988 - gennaio 1989, titolo originale: Parable: è una miniserie uscita per l'etichetta Epic Comics (imprint della Marvel Comics). I fumetti pubblicati all'interno di questa linea editoriale non avevano il timbro del Comics Code Authority e quindi vi era più libertà creativa sulle tematiche trattate e su eventuali situazioni che potevano non essere adatte a un pubblico di tutte le età. La distribuzione della miniserie non avviene nelle edicole ma attraverso il circuito librario e dei negozi specializzati. Il disegnatore è Jean Giraud, conosciuto come Moebius. Lee esplora la percezione che un essere normale può avere di un supereroe potente come Silver Surfer. Questi può viaggiare nel cosmo e manipolare l'energia cosmica, oltre ad essere praticamente immortale. In questa storia, dopo aver salvato un pianeta viene elevato dai suoi abitanti al rango di Dio. A livello editoriale (dal punto di vista creativo) siamo negli anni del Revisionismo del Supereroe, iniziato col processo di rinnovamento portato da Alan Moore su Miracleman e poi con l'opera originale Watchmen (periodo 1982-1993). Lee prende spunto da queste opere per presentare Silver Surfer in una versione revisionista.
    - The Mighty Thor (Vol. 1) n.54 luglio 1968, titolo originale: To Wake The Mangog: di questa storia Lee apprezza la scena in cui Thor incontra un gruppo di hippies. Il Dio del Tuono dice loro che non c'è nulla di male a ribellarsi al sistema ma non si può cambiare niente standone al di fuori e vivendo senza obiettivi. Invece bisogna rimanere nel sistema e lottare per cambiarlo dall'interno.

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    Il caso Comics Code

    Nel 1971, Lee riformò indirettamente il Comics Code. Il Dipartimento per la Salute, Educazione e Assistenza Pubblica chiese a Lee di scrivere una storia sui pericoli che derivavano dall'uso di droghe e Lee scrisse una storia in cui il migliore amico dell'Uomo Ragno (per inciso: Harry Osborn, figlio di Norman) diventa dipendente dalle pasticche. La storia doveva essere pubblicata su Amazing Spider-Man n. 96 (tradotto in Italia per la prima volta, e poi ristampato più volte, su L'Uomo Ragno - Editoriale Corno - n. 97), ma l'Autorità per il Comics Code la rifiutò perché veniva rappresentato al suo interno l'uso di droghe; il contenuto della storia fu considerato irrilevante. Con l'appoggio del suo editore, la Marvel pubblicò il fumetto senza il bollino di approvazione del Comics Code. Il numero vendette bene e la Marvel guadagnò elogi per aver dimostrato una coscienza sociale. In conseguenza di ciò, l'Autorità per il Comics Code consentì l'applicazione del bollino a storie che dipingevano negativamente l'uso di droghe, oltre ad altre liberalizzazioni, allentando così la sua influenza sui contenuti delle storie a fumetti.


    Carriera recente

    Negli ultimi anni Lee è diventato per la Marvel una figura di prestigio e la sua immagine pubblica fa apparizioni alle convention (riunioni, convegni) di fumetti in giro per gli Stati Uniti, intervenendo e partecipando a dibattiti. Si è anche trasferito nel 1981 in California per sviluppare le proprietà televisive e cinematografiche della Marvel. Non ha abbandonato completamente la carriera di scrittore sceneggiando fra le altre cose le strisce per i quotidiani dell'Uomo Ragno, iniziate nel 1977, insieme con John Romita Sr..

    Ha pubblicato il romanzo di fantascienza The Alien Factor. Nel 1992 promuove la linea Marvel 2099, un futuro "ufficiale" dell'universo Marvel, di cui scrive anche una delle collane (Ravage 2099). Durante il boom delle dot-com, Lee prestò il suo nome e la sua immagine a StanLee.Net, una compagnia multimediale online amministrata da altri. Ciò nel tentativo di miscelare animazioni internet con le tradizionali strisce a fumetti, ma sfortunatamente la compagnia acquisì una brutta reputazione per la cattiva gestione e la dubbia contabilità, fallendo in breve tempo.

    Nel 2000, Stan Lee realizzò il suo primo lavoro per la DC, lanciando la serie Just Imagine... (in parte tradotta in italiano dalla Play Press), in cui reinventa numerosi supereroi DC, compresi Superman, Batman, Wonder Woman, Lanterna Verde e Flash. Lee ha creato la serie supereroistica osé a cartoni animati Stripperella per Spike TV, e nel 2004 progetta di collaborare con Hugh Hefner su una serie simile di supereroi con la partecipazione delle "conigliette" di Playboy.

    Lee nel 2001, insieme a Gill Champion e Arthur Lieberman, fonda la POW! Entertainment (dove "Pow" è un acronimo di Purveyors of Wonder, ovvero "fornitori di meraviglie"), una compagnia di produzione di media statunitense e società per azioni. La missione dell'azienda è quella di creare e poi distribuire (in proprio o a mezzo licenza), nuovi e originali marchi intellettuali, da sfruttare nel campo dell'animazione, delle serie televisive dal vero, e in altri formati ancora.

    Nel 2001 dopo il successo del film X-Men della Fox e Spider-Man della Sony Lee citò in giudizio la Marvel nel 2002, sostenendo che la società non voleva pagare la sua parte dei profitti dei film per i personaggi che aveva co-creato . Poiché lo aveva fatto come dipendente, Lee non possedeva affettivamente i loro diritti, ma negli anni '90, dopo decenni di piccoli guadagni e concessi in licenza per la televisione e il cinema, la Marvel gli aveva promesso il 10% dei profitti futuri. Lee e la compagnia si accordarono nel 2005 per un importo di sette cifre non rivelato.

    Nell'agosto del 2004, Lee annuncia il lancio di Stan Lee's Sunday Comics ospitato da Komicwerks.com, dove gli abbonati mensili possono leggere un nuovo fumetto ogni domenica. In aggiunta, Stan's Soapbox appare qui come rubrica settimanale che affiancherà le strisce domenicali.

    I progetti manga che coinvolgono Lee includono Karakuri Dôji Ultimo, una collaborazione con Hiroyuki Takei, Viz Media e Shueisha, e Heroman, serializzati nel mensile Shōnen Gangan di Square Enix con la compagnia giapponese Bones. Nel 201 Lee ha iniziato a scrivere un musical dal vivo, The Yin e Yang Battle of Tao.

    Tra il 2010 e il 2014 va in onda il programma televisivo Stan Lee's Superhumans, in cui Lee manda in giro per il mondo Daniel Browning Smith, "l'uomo più flessibile del mondo", alla ricerca di superuomini, persone con straordinarie capacità fisiche o mentali, a volte eseguendo su di loro misurazioni e esperimenti scientifici.


    Vita personale e ultimi giorni

    Lee è cresciuto in una famiglia ebrea. In un sondaggio del 2002 sul fatto che credesse in Dio, dichiarò: "Bene, lasciatemi dire così ... [Si ferma.] No, non cercherò di essere intelligente. Davvero non lo so. Semplicemente non lo so."

    Dal 1945 al 1947, Lee visse in affitto nell'ultimo piano di un palazzo a schiera a Manhattan. Sposò Joan Clayton Boocock il 5 dicembre 1947, e nel 1949 la coppia acquistò una casa a Woodmere, New York, a Long Island, vivendo lì fino al 1952. La loro figlia Joan Celia "J.C." Lee nacque nel 1950. Un'altra bambina, Jan Lee, morì tre giorni dopo il parto nel 1953.

    I Lee risiedettero nella città di Long Island di Hewlett Harbor, New York, dal 1952 al 1980. Possedevano anche un condominio nella 63a Strada est di Manhattan dal 1975 al 1980, e negli anni '70 possedevano una casa per le vacanze a Remsenburg, New York. Per il loro trasferimento nella West Coast nel 1981, acquistarono una casa a West Hollywood, in California, in precedenza di proprietà del comico annunciatore della radio Jack Benny, Don Wilson

    Nel settembre 2012, Lee è stata sottoposto a un'operazione per inserire un pacemaker, che ha richiesto la cancellazione delle presenze pianificate alle convention. Il 6 luglio 2017, sua moglie per 69 anni, Joan , è morta per complicazioni da ictus. Aveva 95 anni.

    Nell'aprile 2018, The Hollywood Reporter ha pubblicato un rapporto secondo il quale Lee era vittima di abusi sugli anziani; il rapporto affermava che, tra gli altri, Keya Morgan, business manager di Lee e un collezionista di cimeli, isolava Lee dai suoi amici fidati e soci dopo la morte della moglie, per ottenere l'accesso alla ricchezza di Lee, stimata in 50 milioni di dollari. Nell'agosto 2018, a Morgan fu emesso un ordine restrittivo per stare lontano da Lee, sua figlia oi suoi associati per tre anni.

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    Stan Lee è morto all'età di 95 anni il 12 novembre 2018 al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, California, dopo essere stato trasportato d'urgenza in ospedale nel corso della giornata. All'inizio di quell'anno, Lee rivelò che stava combattendo contro la polmonite e che a febbraio era stato ricoverato in ospedale per il peggioramento delle sue condizioni.

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    Opere

    Comics
    - Marvel Comics
    The Amazing Spider-Man #1–100, 105–110, 116–118, 200, Annual #1–5, 18 (1962–84); (backup stories): #634–645 (2010–11)
    The Amazing Spider-Man, strips (1977–2018)[175]
    The Avengers #1–35 (1963–66)
    Captain America #100–141 (1968–71) (continues from Tales of Suspense #99)
    Daredevil, #1–9, 11–50, 53, Annual #1 (1964–69)
    Daredevil, vol. 2, #20 (backup story) (2001)
    Epic Illustrated #1 (Silver Surfer) (1980)
    Fantastic Four #1–114, 120–125, Annual #1–6 (1961–72); #296 (1986)
    The Incredible Hulk #1–6 (continues to Tales to Astonish #59)
    The Incredible Hulk, vol. 2, #108–120 (1968–69)
    Journey into Mystery (Thor) plotter #83–96 (1962–63), writer #97–125, Annual #1 (1963–66) (continues to Thor #126)
    The Mighty Thor #126–192, 200, Annual #2 (1966–72), 385 (1987)
    Kissnation #1 (1996)
    Nightcat #1 (1991)
    Ravage 2099 #1–7 (1992–93)
    Savage She-Hulk #1 (1980)
    Savage Tales #1 (1971)
    Sgt. Fury and his Howling Commandos #1–28, Annual #1 (1963–66)
    Silver Surfer #1–18 (1968–70)
    Silver Surfer, vol. 2, #1 (1982)
    Silver Surfer: Judgment Day (1988) ISBN 978-0-87135-427-3
    Silver Surfer: Parable #1–2 (1988–89)
    Silver Surfer: The Enslavers (1990) ISBN 978-0-87135-617-8
    Solarman #1–2 (1989–90)
    The Spectacular Spider-Man (magazine) #1–2 (1968)
    The Spectacular Spider-Man Annual #10 (1990)
    Strange Tales (diverse stories): #9, 11, 74, 89, 90–100 (1951–62); (Human Torch): #101–109, 112–133, Annual #2; (Doctor Strange): #110–111, 115–142, 151–158 (1962–67); Nick Fury, Agent of S.H.I.E.L.D.: #135–147, 150–152 (1965–67)
    Tales to Astonish (diverse stories): #1, 6, 12–13, 15–17, 24–33 (1956–62); Ant-Man/Giant Man: #35–69 (1962–65); The Hulk: #59–101 (1964–1968); Sub-Mariner: #70–101 (1965–68)
    Tales of Suspense (diverse stories):#7, 9, 16, 22, 27, 29–30 (1959–62); (Iron Man): plotter #39–46 (1963), writer #47–98 (1963–68) (Captain America): #58–86, 88–99 (1964–68)
    Web of Spider-Man Annual #6 (1990)
    What If (Fantastic Four) #200 (2011)
    The X-Men #1–19 (1963–66)

    - DC Comics
    DC Comics Presents: Superman #1 (2004)
    Detective Comics #600 (1989, text piece)
    Just Imagine Stan Lee creating:
    Aquaman (with Scott McDaniel) (2002)
    Batman (with Joe Kubert) (2001)
    Catwoman (with Chris Bachalo) (2002)
    Crisis (with John Cassaday) (2002)
    Flash (with Kevin Maguire) (2002)
    Green Lantern (with Dave Gibbons) (2001)
    JLA (with Jerry Ordway) (2002)
    Robin (with John Byrne) (2001)
    Sandman (with Walt Simonson) (2002)
    Secret Files and Origins (2002)
    Shazam! (with Gary Frank) (2001)
    Superman (with John Buscema) (2001)
    Wonder Woman (with Jim Lee) (2001)

    - Simon & Schuster
    The Silver Surfer: The Ultimate Cosmic Experience, 114 pages, September 1978, ISBN 978-0-671-24225-1

    - Heroman
    - How to Draw Comics the Marvel Way
    - Karakuri Dôji Ultimo (manga original concept)

    Libri
    Excelsior!: The Amazing Life of Stan Lee. Simon & Schuster. Lee, Stan; Mair, George (2002). ISBN 978-0-7432-2800-8.
    Origins of Marvel Comics. Marvel Entertainment Group. Lee, Stan (1997) [Originally published by Simon & Schuster in 1974]. ISBN 978-0-7851-0551-0.
    Amazing, Fantastic, Incredible: A Marvelous Memoir. Simon & Schuster. Lee, Stan; David, Peter (2015). ISBN 978-1501107771.


    Riconoscimenti

    1974 Inkpot Award
    1994 The Will Eisner Award Hall of Fame
    1995 Jack Kirby Hall of Fame
    2002 Saturn Award, The Life Career Award
    2008 National Medal of Arts
    2009 Hugo Award, Hugo Award for Best Dramatic Presentation- Iron Man (Nominato)
    Scream Awards Comic-Con, Icon Award
    2011 Hollywood Walk of Fame
    2012 Visual Effects Society Awards, Lifetime Achievement Award
    Producers Guild of America, Vanguard Award
    2017 National Academy of Video Game Trade Reviewers, Performance in a Comedy, Supporting

    2 ottobre 2009 è stato dichiarato "Stan Lee Day" dalla contea di Los Angeles e la città di Long Beach
    Il 14 luglio 2017, Lee e Jack Kirby sono stati nominati Disney Legends per la creazione di numerosi personaggi
    Il 18 luglio 2017, nell'ambito dell'evento D23 Disney Legends, si è svolta una cerimonia al TCL Chinese Theater di Hollywood Boulevard, dove Stan Lee ha impresso le sue mani, i piedi e la firma nel cemento.


    Cameo

    Produttore esecutivo per gli adattamenti cinematografici dei film Marvel Comics, è comparso in vari cameo in vari media

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    Nei film Marvel

    - Compare come presidente della giuria in Processo all'incredibile Hulk (1989).
    - Acquista un hot dog in X-Men (2000).
    - Appare come astante al World Unity Festival in Spider-Man (2002).
    - Lo si vede mentre attraversa la strada leggendo un quotidiano in Daredevil e rischia di venir investito, ma si salva grazie a Matt Murdock che lo avvisa (2003).
    - Veste i panni di una guardia giurata che esce dal palazzo in cui lavora Bruce Banner in Hulk (2003).
    - È un passante che scansa delle macerie (mentre salva una ragazza) in Spider-Man 2 (2004).
    - In I Fantastici 4, recita il suo primo vero ruolo, nella parte di Willy Lumpkin, il postino gentile del supergruppo (2005).
    - Innaffia il giardino in X-Men - Conflitto finale (2006).
    - È un passante che dà consigli a Peter Parker in Spider-Man 3 (2007).
    - In I Fantastici 4 e Silver Surfer interpreta sé stesso in un siparietto: quando è il suo momento di farsi riconoscere tra gli invitati al matrimonio di Mister Fantastic e della Donna invisibile, l'addetto alla lista degli invitati lo caccia non credendogli quando si presenta (2007).
    - In Iron Man il protagonista Tony Stark lo confonde con il "patron" di Playboy Hugh Hefner. Infatti Lee veste la tipica vestaglia indossata abitualmente dall'editore (2008).
    In L'incredibile Hulk beve la bevanda contaminata dal DNA di Bruce Banner che porterà alla individuazione di quest'ultimo in Brasile (2008).
    - In Iron Man 2 interpreta Larry King e appare nella sequenza girata dal punto di vista di Tony Stark, appena esce dal palcoscenico della Stark Expo (2010).
    - In Thor interpreta un uomo che cerca di estrarre il Mjolnir dalla roccia, legandolo al suo pick up (2011).
    - In Captain America - Il primo Vendicatore è un anziano ufficiale dell'esercito che assiste in prima fila a uno degli spettacoli tenuti da Capitan America per promuovere i titoli di guerra (2011).
    - In The Avengers appare in un cameo dove interpreta un signore intervistato, che esprime il suo parere sul fatto che non possano esistere supereroi (2012).
    - In The Amazing Spider-Man compare come un signore tranquillamente intento a sfogliare dei tomi nella biblioteca scolastica della Midtown Science High School, le cui cuffie per la musica gli impediscono di notare Spider-Man e Lizard combattere selvaggiamente alle sue spalle. (2012)
    - È un giudice ad un concorso di bellezza in Iron Man 3 (2013).
    - In Thor: The Dark World è uno degli anziani dell'ospedale psichiatrico (chiede al Dr. Erik Selvig di restituirgli la sua scarpa).
    - In The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro interpreta un uomo seduto nella platea che riconosce Peter Parker alla cerimonia di consegna dei diplomi (2014).
    - In Guardiani della Galassia interpreta un cittadino dongiovanni di Xandar (2014).
    - In Avengers: Age of Ultron interpreta un veterano della Seconda guerra mondiale che partecipa alla festa degli Avengers. Si ubriaca bevendo un liquore invecchiato mille anni offertogli da Thor (2015).
    - In Ant-Man interpreta un barista alla fine del film (2015).
    - In Deadpool interpreta un presentatore in uno strip club che introduce le spogliarelliste mentre Wade Wilson sta cercando la bella Vanessa che lavora nel club (2016).
    - In Captain America: Civil War interpreta un autista della FedEx (2016).
    - In X-Men - Apocalisse interpreta un uomo che insieme alla moglie guarda i missili nucleari lanciati in aria da Apocalisse (2016).
    - In Doctor Strange interpreta un passeggero di un autobus (2016).
    - In Guardiani della Galassia Vol. 2 interpreta un astronauta su un asteroide intento a parlare con tre osservatori (2017).
    - In Spider-Man: Homecoming interpreta un simpatico vecchietto che si affaccia ad una finestra disturbato dalle azioni del giovane Spider-Man (2017).
    - In Thor: Ragnarok interpreta un barbiere che taglia i capelli ad un riluttante Thor (2017).
    - In Black Panther interpreta un giocatore del casinò (2018).
    - In Avengers: Infinity War interpreta l'autista dell'autobus dal quale Spider-Man scappa per andare a combattere (2018).
    - In Deadpool 2 compare in un cartellone pubblicitario sopra un palazzo della città (2018).
    - In Ant-Man and the Wasp compare nei panni di un signore, che assiste allo scontro tra Ant-Man e Wasp contri gli uomini del criminale Sonny Burch (2018).
    - In Venom appare nella scena finale parlando con Eddie Brock (2018).

    Nelle serie TV Marvel

    - In Agents of S.H.I.E.L.D. compare nell'episodio Il treno.
    - In Agent Carter compare nell'episodio Il pulsante Blitzkrieg leggendo il giornale a fianco ad Howard Stark.
    - In Agents of S.H.I.E.L.D.: Slingshot compare nel primo episodio in un ritratto in una scatola.
    - Pur non apparendo di persona, nelle serie Netflix compare in foto o cartelloni come il personaggio Irving Forbush[18], capitano del New York City Police Department e successivamente volto della Forbush and Associates:
    - Nel tredicesimo episodio della prima stagione di Daredevil e nel settimo della prima stagione di Jessica Jones compare in un ritratto appeso alla parete del commissariato di polizia;
    - Nel dodicesimo episodio della prima stagione di Luke Cage compare in un manifesto della polizia che invita a denunciare i crimini;
    - Nel tredicesimo episodio della prima stagione di Iron Fist in un manifesto che invita al reclutamento nella polizia;
    - Nel terzo episodio della prima stagione di The Defenders in un cartellone come volto della polizia;
    - Nel tredicesimo episodio della prima stagione di The Punisher è sempre in un cartellone, ma come volto dei Marines;
    - Nel nono episodio della seconda stagione di Jessica Jones compare in un cartellone pubblicitario nel retro di un autobus come volto della Forbush and Associates;
    - Nel dodicesimo episodio della seconda stagione di Luke Cage compare in un manifesto pubblicitario in un muro come avvocato e volto della Forbush and Associates.
    - In The Gifted compare nel primo episodio della prima stagione mentre esce da un bar.
    - In Runaways compare nell'episodio 1x06 nei panni di un autista di limousine.
    - In Cloak & Dagger compare nell'episodio 1x09 in un quadro con la sua immagine ripetuta varie volte in diversi colori, come il quadro di Andy Warhol su Marilyn Monroe.

    Nel 2007 Lee ha dichiarato: «Amo recitare in questi cameo. Infatti sono molto arrabbiato per il fatto che non ci siano state particine per me in Batman Begins o Superman Returns». Nel 2016 invece disse che ''Non sono io a scrivere la mia parte, altrimenti mi scriverei una scena di mezz'ora. Lo scrivono loro, e mi danno poco tempo perché hanno paura che eclissi le star con la mia performance'' e definì il cameo in Deadpool come il suo preferito, ma poi cambiò idea a favore di quello in Avengers: Age of Ultron.

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    Altri cameo

    Lee è anche apparso in un cameo nel film di Kevin Smith (che è anche uno sceneggiatore di fumetti) Generazione X (1995), registrato un'intervista sempre con Smith (2002) sui Mutanti, i Mostri e le "Meraviglie" (Marvels, gioco di parole intraducibile tra il nome della casa editrice e il significato della parola) di Stan Lee ed è apparso nel ruolo di sé stesso in un episodio de I Simpson.
    Ha inoltre doppiato nel 2003 Frank Elson nell'episodio "Mind Games: Part 1" della serie a cartoni animati dell'Uomo Ragno prodotta da MTV. Nell'ultima puntata della serie animata di Spider-Man del 1994, il supereroe viaggiando tra i mondi paralleli incontra proprio Stan Lee. Inoltre nella serie The Spectacular Spider-Man doppia un lavoratore portuale con il nome di Stan nell'episodio "Illusioni".
    Appare anche in un episodio della serie televisiva Heroes (Inatteso, 1x16), dove recita la parte del conducente di autobus su cui sale Hiro Nakamura.
    Nel sedicesimo episodio della terza stagione (L'acquisizione dell'Excelsior) di The Big Bang Theory appare nella parte di sé stesso: viene avvicinato da Sheldon Cooper che si introduce in casa sua senza invito, fraintendendo una battuta a causa della sua incapacità di comprendere il sarcasmo.
    Il personaggio Stan nell'anime giapponese Heroman, di cui Stan Lee è creatore, è basato sul suo aspetto.
    Compare nel film Disney Principe azzurro cercasi, nel ruolo di uno degli invitati al matrimonio della principessa Mia (2004).
    Appare nel quinto episodio della prima stagione della serie TV Nikita, Il custode, dove viene intervistato da una giornalista della televisione come testimone oculare di un salvataggio (2010).
    Nella serie TV Eureka (Le lenti preveggenti, 4x13) è uno scienziato della Global Dynamics che presenta un suo progetto per poter accedere ai viaggi su Titano (2011).
    Nella serie TV Chuck (Chuck Versus The Santa Suit, 5x07), interpreta sé stesso, che però, nella finzione della serie, è in realtà un alto funzionario della CIA sotto copertura (2011).
    Nella webserie The Guild interpreta sé stesso nell'undicesimo episodio della quinta stagione (2011).

    Nel videogioco Lego Marvel Super Heroes Stan Lee interpreta sé stesso, o meglio la sua minifigure che, costantemente in pericolo o bisognosa di aiuto, darà ai giocatori un mattoncino d'oro ogni volta che essi lo aiuteranno in qualche modo. Sempre nel gioco, è possibile sbloccare il personaggio Stan Lee aiutandolo un certo numero di volte; come personaggio Lee avrà i poteri della maggior parte dei supereroi, come quelli di Spider-Man e Hulk. Appare anche nel 2014 nel videogioco The Amazing Spider-Man 2 come civile e proprietario di una fumetteria salvato da Spider-Man durante una delle missioni principali del gioco.
    Nel film d'animazione Big Hero 6, dopo i titoli di coda, appare in versione animata come padre di Fred, essendone il doppiatore nella versione originale.
    Nella serie TV animata Hulk e gli agenti S.M.A.S.H. interpreta il ruolo di Stan, sindaco della città di Vista Verde.
    Compare inoltre nello speciale cross-over del 2014, Missione Marvel della serie Phineas e Ferb di Walt Disney Pictures, come venditore di hot-dog.
    Nel teaser trailer del film Deadpool 2 appare nei panni di se stesso dicendo all'omonimo eroe «Ehi tu, bel costume!» e venendo zittito, dallo stesso Deadpool, con un «Stai zitto, Stan Lee!».
    Compare anche nel primo episodio della seconda stagione della web-serie Videogame High School, dove interpreta il giudice al processo contro The Law.
    Nel 2016 è comparso nel film di Kevin Smith Yoga Hosers - Guerriere per sbaglio, in cui ha interpretato un centralinista della polizia.
    Compare come cameo nel film d'animazione Teen Titans Go! Il film della Warner Bros e DC Comics.

    Edited by Br617 - 19/11/2018, 15:13
     
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  2. The Venom
     
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    STAN REGNA! ma non capisco che centra lui con batman e superman
     
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    eheh ... bè penso fosse ironica la battuta...anche se il mitico Stan ha un pò l'aria da presuntuoso :D
     
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  4. uomoragno.org
     
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    bellissimo post!
     
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    Fonte: www.comicus.it
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    Una bella notizia per il mondo del fumetto: Stan Lee è stato insignito del National Medal of Arts, il più importante riconoscimento americano riferito al mondo dell'arte e della letteratura.

    È stato lo stesso presidente americano George W. Bush a onorare il celebre autore Marvel, per i suoi meriti nella crescita e nello sviluppo del fumetto americano e per la sua fervida immaginazione.

    Stan Lee ha innescato una profonda rivoluzione nei comics americani attraverso intrecci complessi ed eroi dotati di grande umanità, che incarnano valori quali coraggio, onestà e l'importanza di aiutare i meno fortunati. Valori che sono espressione della parte più genuina dell'America.


    [by Luca Baboni] [20-11-08]

    che bello! però avrei preferito Obama al posto di Bush in foto -__-
     
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  6. CiroAlessio-progressive
     
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    Complimenti al grande Stan Lee !

    Un monumento del fumetto.
     
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  7. ironspider
     
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    complimenti al mitico stan!!infatti lo dovrebbero fare una statua in suo onore!
     
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    Fonte: www.paninicomics.it
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    Stan Strikes Again!

    Una nuova straordinaria impresa per "The Man"
    Il mondo della Nona Arte esulta per il riconoscimento a Stan Lee della National Medal of Arts, il più prestigioso premio esistente negli States in riferimento al mondo delle Arti e della Letteratura.
    Si tratta di un riconoscimento che non è soltanto celebrativo di un individuo particolare, ma di un intero settore che per tempo lunghissimo ha cercato di guadagnarsi il posto che gli spettava come Arte a tutti gli effetti.
    Grazie anche e soprattutto al contributo di Lee, i comics americani sono divenuti un catalizzatore di valori genuini e fondanti della società americana: umanità, coraggio, onestà, senso del dovere, assistenza ai più deboli. Per questo e altri motivi, il Presidente americano George W. Bush in persona ha voluto insignire del prestigioso riconoscimento Il Sorridente.
    Questa volta a sorridere non è però solo Stan, ma tutto il mondo del fumetto moderno che lui ha contribuito a creare.

    © degli aventi diritto

     
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  9. ironspider
     
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    ancora una volta un applauso al mitico stan!
     
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  10. The Venom
     
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    MITICO! giusto spidey, meglio obama :spidey_rolling.gif:
     
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    di seguito posto un ottimo articolo, per conoscere ancora meglio il nostro Stan!

    Il suo nome è apparso su migliaia di pagine.
    La sua fantasia ha cambiato il mondo.
    La sua mente ha creato personaggi noti in tutto il mondo e in ogni lingua.
    E diciamolo: scrivere un articolo su Stan Lee non è cosa semplice.
    Stan è l'uomo per eccellenza.
    E non abbiamo usato parole a caso.


    Stan Lee - Speciale

    Edited by Ben Reilly - 28/12/2013, 16:04
     
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    y04wU7A

    xD

    Edited by Ben Reilly - 28/12/2013, 16:05
     
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    Stan sul trono di Odino al Comic Con... vai così nonetto !!

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  14. Andre-87
     
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    hahaha stan lee mi fa morire XD
     
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    Stan Lee nella Walk of Fame!

    Stan Lee, il creatore di gran parte dell'Universo Marvel avrà il suo nome scolpito nella celebre Walk Of Fame, il marciapiede che corre lungo l'Hollywood Boulevard e la Vine Street, a Hollywood.
    In tutta evidenza, il riconoscimento è andato al "Sorridente" proprio per aver dato vita a un universo dell'immaginario che in questi ultimi anni è riesploso al cinema, contribuendo all'affermazione di icone ormai conosciute e amate a livello planetario.

    La cerimonia che vedrà svelata la stella che farà sì che il nome di Lee sia accanto a quelli dei grandi della cultura americana e leggendari attori e attrici della storia del cinema, si svolgerà il prossimo 4 gennaio, e vedrà ovviamente presente il festeggiato.

    comicus.it
     
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48 replies since 5/10/2008, 16:48   2581 views
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